Yin e yang: il concetto di dualità dell’esistenza

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Yin e yang: il concetto di dualita’ dell’esistenza

Il concetto di yin e yang fa riferimento alla dualità presente in tutte le realtà naturali e umane.
Non esiste il giorno senza la notte, né la vita senza la morte, anche se spesso ci concentriamo su
una sola delle due facce della medaglia.

Yin e yang sono concetti appartenenti alla filosofia cinese, e più precisamente al taoismo.
Quest’ultima è una corrente di pensiero fondata da Laozi, una figura spirituale del quale non si ha
certezza della reale esistenza. Un pensiero che fa la sua comparsa durante il VI secolo avanti
Cristo.

La filosofia di Laozi è raccolta in un libro chiamato Tao Te King, nome traducibile come “cammino
verso la virtù”. In esso per la prima volta vengono esposti i concetti di yin e yang, tradotti
rispettivamente come “oscuro e brillante”.

Se vuoi vivere una vita equilibrata, devi ammettere che la natura umana è yin e yang, giorno e
notte, amore e odio, non puoi rifiutarla
-Adam Darsky-

Laozi parla dello yin e dello yang come di una dualità presente in ogni elemento. Il giorno e la
notte, l’uomo e la donna, la vita e la morte, ecc. Trattasi di due stati opposti tra loro e non in
contraddizione, ma complementari e dipendenti l’uno dall’altro. Uno non cerca di imporsi sull’altro,
ma di coesistere in armonia ed equilibrio.

La dualità dell’esistenza

Secondo la dottrina taoista, tutto è in costante cambiamento in modo naturale. L’inverno segue
l’autunno e così via, senza dover fare nulla affinché questo susseguirsi avvenga. Accade lo stesso
con le realtà umane. Il cammino verso la virtù consiste nel non alterare i cambiamenti. Né in natura
né nella propria vita personale.

I desideri e gli obiettivi personali ci spingono a volte a cercare di alterare l’ordine naturale
delle cose. La resistenza all’azione, al contrario, permette alle cose di fluire e svilupparsi come
è giusto che facciano, senza che subiscano l’influenza di agenti esterni.

Yin e yang rappresentano questo continuo cambiamento. La chiave per l’armonia sta nel mantenere in
equilibrio la dualità espressa da questi due concetti. Al contrario, la disarmonia ha a che fare con
l’eccessiva predominanza di uno di questi due concetti.

Lo yin corrisponde a tutto ciò che è femminile, dolce, terreno, passivo, assorbente e oscuro. Lo
yang, all’opposto, rappresenta ciò che è mascolino, duro, aereo, attivo e luminoso. Tutti questi
elementi e caratteristiche sono presenti in tutto ciò che esiste.

I princìpi che governano lo yin e lo yang

Secondo il taoismo, i concetti di yin e yang sono governati da una serie di princìpi che definiscono
la dinamica che esiste tra i due elementi e fungono inoltre da “traccia” per sapere come applicarli
a situazioni concrete.

I princìpi appena descritti sono i seguenti:

Sono opposti, ma non si escludono. Può esistere infatti un qualcosa di yin in una realtà yang e
viceversa. Un esempio a tal proposito, la luminosità della luna nel buio notturno.
Sono interdipendenti. Lo yin non può esistere senza lo yang e viceversa. Non si può avere, per
esempio, morte senza vita né vita senza morte.
Mantengono un equilibrio dinamico. Quando lo yin aumenta, lo yang diminuisce e viceversa. Quando uno
dei due cresce troppo, obbliga l’altro a ridursi e ciò scatena una trasformazione. L’eccesso di
calore, per esempio, porta al disgelo in un determinato punto e questo a sua volta porta a
inondazioni.
Quando uno dei due scompare, si trasforma nell’altro. Non costituiscono una realtà separata, ma
coesistente. Per questo motivo, se uno scompare, lo fa solo temporaneamente per lasciare posto
all’altro. Un esempio sono il giorno e la notte.
Nello yin vi è sempre una traccia di yang e viceversa.

Applicazioni pratiche

È importante insistere sul fatto che i concetti di yin e yang sono parte di una filosofia e non,
ovviamente, di una teoria scientifica (anche se la fisica quantistica ha sviluppato alcune tesi
coincidenti in qualche misura con questi princìpi). Questa teoria dualistica ha inoltre diverse
applicazioni pratiche.

I concetti di yin e yang si applicano alle arti marziali. Idee come difesa e attacco, concentrazione
e rilassamento, discendono proprio da essi. Allo stesso modo, la medicina cinese utilizza la dualità
e la complementarietà sia per diagnosticare sia per curare le malattie. Il tutto è espresso nel
principio: “sedare l’eccessivo e tonificare il mancante”.

Ma non è tutto. I concetti dualistici di yin e yang possono essere applicati anche alla vita di
tutti i giorni allo scopo di raggiungere l’armonia interiore. Rilasciare e accettare. Lasciar
scorrere. Che alle notti delle nostre vite seguano i giorni, alla tristezza segua l’allegria e così
via. Non bisogna pretendere che tutto sia positivo né pieno, ma accettare che la dualità esiste.

Bibliografia

Larocca, F. (2009). Nature vs Nurture: El Yin y Yang de la teleología aplicado a las ciencias del
comportamiento humano… en pikis. cl y en monografías.com.

da lista mente

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